Il mito perverso del successo

(su laRepubblica, 30 marzo 2023) Nessun bambino nasce con l’ansia addosso, e nessun genitore sano di mente opera per far crescere un figlio inquieto e teso e non esiste una sola seria teoria pedagogica e didattica che contempli il sistematico utilizzo del timore come strumento di apprendimento. Anche se qua e là si è letto,

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Cari professori, usate la grazia

Finalmente i ragazzi tornano a scuola. A gennaio le superiori riaprono con addosso gli occhi del mondo. E le attese del mondo. C’è chi si aspetta soprattutto che venga recuperato il “tempo perduto”. Una corsa da riprendere, dopo l’interruzione, doppia, della pandemia.  Possono essere i genitori più orientati al risultato, come si dice, che cercano

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Ma la scuola non si ferma

Non è una decisione che si può prendere facilmente quella di chiudere le scuole. Anche solo un giorno. Quando i giornali pubblicano titoli del tipo: “Sciopero dei docenti. Scuole chiuse”, non è mai vero. I presidi sono tenuti a mettere in atto tutte le misure organizzative possibili per assicurare la sorveglianza degli studenti senza chiudere

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troppo piccoli per cominciare a essere valutati

Le tre emoticon lasciano perplessi, perché stanno sulla stessa linea dei voti e anzi rappresentano una ulteriore semplificazione del processo valutativo che invece di una scala dieci adotta una scala tre e soprattutto perché le faccine sono irrimediabilmente oggi icone associate a prodotti di mercato, e la scuola a questo deve essere attenta. Però il

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